La giurisprudenza

Alla costituzione di un fondo cassa condominiale non è dedicata alcuna prescrizione normativa – tranne che per l'ipotesi specifica dei lavori di manutenzione straordinaria a seguito della legge di riforma del condominio del 2012 – e le regole operative che trovano applicazione contemperano le esigenze di gestione del condominio con quella di garantire, al tempo stesso, i condomini da richieste di pagamento di spese di amministrazione ulteriori rispetto a quelle dovute da ciascuno.

L'ultimo comma dell'art. 1135 cod. civ. abilita espressamente l'amministratore ad ordinare lavori di manutenzione straordinaria che rivestano carattere di urgenza, imponendogli solo l'obbligo di riferirne alla prima assemblea dei condomini. Pertanto, il compimento dei lavori suddetti non costituisce eccesso di mandato, né l'obbligo di riferirne alla prima assemblea dei condomini può confondersi con la necessità di ratifica di un atto esorbitante dai relativi poteri, rientrando, invece sia pure con carattere particolare, nell'obbligo generale che incombe all'amministratore di rendere conto della sua gestione ai condomini, i quali hanno un ampio potere di controllo su tutto il suo operato. L'urgenza che conferisce potere all'amministratore all'intervento, quindi, è qualificata dalla sussistenza di una situazione di pericolo, consistente, a sua volta, nella possibilità che persone o cose subiscano un danno. Non è necessario, peraltro, che il danno sia certo ed imminente, ma è sufficiente anche la sola sua potenzialità, in misura tale da sconsigliare di attendere i tempi non immediati del procedimento assembleare. Il codice civile prevede una disciplina particolare nel caso in cui l'appalto in condominio riguardi beni immobili, nel senso di costruzione ex novo, ovvero di interventi su un edificio esistente e legittima l'amministratore di condominio nel caso di rovina o gravi difetti della costruzione, come previsto dall'art. 1669 cod. civ. Approfondiamone gli aspetti rilevanti.

A differenza di quanto avvenuto per la normativa che disciplina le locazioni ad uso abitativo, il vasto settore interessato dalle locazioni ad uso diverso (industriali, commerciali e artigianali di interesse turistico), ivi comprese le attività di carattere particolare, non ha subito modifiche rilevanti. Più corretto dire che qualche integrazione alla normativa originaria è stata introdotta, nel senso che il legislatore ha, del tutto opportunamente, specificato l'ambito di applicazione delle relative disposizioni per alcune attività che, in precedenza, erano ricomprese nella legge 398/1978 solo per intuito o, comunque, per consolidato orientamento giurisprudenziale. Il diniego di rinnovo alla prima scadenza, pur rimasto sostanzialmente immutato, ha subito anch'esso alcune variazioni.

Pubblicate le check list per far rispettare il principio del DNSH negli interventi finanziati dal PNRR. E dal 2029 potrebbe scattare il divieto generalizzato di vendita delle caldaie a gas.

Con la circ. n. 11/E dell'8 maggio 2023 l'Agenzia delle entrate ha finalmente reso noto le modalità operative di aggiornamento degli archivi catastali in ordine alla problematica del frazionamento degli "enti urbani". Si tratta di particelle già edificate, censite quindi al catasto dei fabbricati e sottratte dal catasto dei terreni.

Per ottenere risultati positivi, un rapporto tra cliente e fornitore deve essere adeguatamente progettato anche dal punto di vista contrattuale. Questa impostazione comporta che la durata temporale del contratto sia mediamente elevata, in relazione alla complessità della gestione e dell'erogazione dei servizi richiesti.

Il mercato immobiliare milanese è il più costoso d'Italia, come sta emergendo chiaramente dal dibattito delle ultime settimane e com'è confermato anche dalle manifestazioni organizzate dagli studenti universitari del capoluogo lombardo in protesta contro il caro-affitti. Un'ondata di contestazioni che più di recente si è estesa pure alla Capitale, anche se a Roma gli immobili continuano a costare fortemente di meno rispetto a Milano. Tali circostanze risultano avvalorate, ovviamente, pure dai numeri che con cadenza periodica vengono diffusi per fotografare l'andamento del settore nel nostro Paese. Gli ultimi in tal senso sono quelli rilasciati dall'osservatorio redatto da Immobiliare.it relativamente allo scorso aprile.

Con il fine di agevolare, da un lato, l'utilizzo dei crediti originati dal Superbonus da parte dei fornitori che hanno concesso lo "sconto in fattura" e dei cessionari terzi di ogni tipo e, dall'altro lato, la fruizione diretta del Superbonus, da parte dei contribuenti, sotto forma di detrazione nella dichiarazione dei redditi, negli ultimi mesi il legislatore ha varato una serie di disposizioni che svolgono una interessante funzione in tal senso. L'articolo fa il punto della situazione anche alla luce dei più recenti provvedimenti adottati dall'Ag. delle Entrate per dare attuazione a tali misure.

Per non perdere l'agevolazione, in caso di cessione infraquinquennale dell'immobile, il contribuente deve riacquistarne uno nuovo da adibire ad abitazione principale entro un anno dalla cessione, rilevando unicamente la data dell'atto di trasferimento immobiliare, a prescindere dalle pratiche catastali, anche qualora sia vigente il catasto tavolare

L o scorso 24 febbraio il Governo aveva varato il D.L. 13/2023 pubblicato lo stesso giorno ed entrato in vigore in quello successivo. Il decreto è stato convertito dalla legge 41 del 21 aprile 2023 che, come previsto, non ha apportato modifiche sostanziali. Si tratta di un provvedimento omnibus che contiene una serie di disposizioni urgenti, di varia natura, che perseguono due obiettivi strategici per il governo: dare attuazione al PNRR e ridurre la dipendenza dall'estero (o meglio, dalla Russia) nel campo energetico. Cerchiamo di fare un quadro di massima delle novità in campo edilizio fermo restando che, per avere un quadro preciso, occorrerà attendere alcuni decreti attuativi.

La legge di Bilancio 2023 ha previsto l'incremento della misura della prestazione aggiuntiva della rendita riconosciuta dall'Inail ai lavoratori per una patologia asbesto-correlata o ai superstiti e della prestazione una tantum in favore dei malati di mesotelioma di origine non professionale o dei loro eredi.

Dopo un complesso iter è giunto finalmente ai nastri di partenza il D.Lgs. 36 del 31 marzo 2023, ossia il nuovo Codice dei contratti pubblici (s.o. 12/L alla Gazzetta Ufficiale 77 del 31 marzo 2023); il provvedimento, con il quale il Governo ha dato attuazione alla delega prevista dall'art.1 della legge 78 del 21 giugno 2022, arriva in un momento molto delicato del Paese e rappresenta una delle riforme fondamentali che s'inserisce nel quadro degli impegni assunti dall'Italia con l'Unione Europea nell'ambito del PNRR.

Con il D.Lgs. 36 del 31 marzo 2023, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale 77 del 31 marzo 2023 s.o. n. 12, è stato approvato il Codice dei contratti pubblici in attuazione dell'art. 1 della legge 78 del 21 giugno 2022, recante delega al Governo in materia di contratti pubblici, che contiene l'ultima riforma della disciplina dei contratti pubblici. Il nuovo Codice troverà operatività per tutti i nuovi procedimenti a decorrere dal 1° aprile 2023, mentre dal 1° luglio 2023 è prevista l'abrogazione del D.Lgs. 50/2016. Vediamo le novità in ambito di contenzioso e della disciplina dei ricorsi giurisdizionali.

Nei precedenti contributi abbiamo esaminato l'ampia casistica applicativa nelle diverse fattispecie di incarichi. Dopo la presentazione dell'istanza di liquidazione il giudice provvede alla liquidazione del compenso a mezzo del decreto di liquidazione. Andiamo ad esaminare questa circostanza.

Nei precedenti contributi abbiamo esaminato l'ampia casistica applicativa nelle diverse fattispecie di incarichi. Dopo la presentazione dell'istanza di liquidazione, il giudice provvede alla liquidazione del compenso a mezzo del decreto di liquidazione. Andiamo ad esaminare questa circostanza.