EDILIZIA E URBANISTICA

COMMENTI

Le responsabilità dei soggetti coinvolti nelle opere edilizie

Spesso, la definizione di "abuso edilizio" è stata utilizzata impropriamente soprattutto quando si parla degli effetti che dipendono dalla consistenza stessa dell'abuso (formale o sostanziale), dalla data di realizzazione, dalla tipologia di intervento, dal titolo edilizio necessario e dalle possibilità di sanatoria offerte dal D.P.R. 380/2001 (Testo Unico edilizia). L'abuso edilizio è un illecito che, a seconda dei casi, può assumere rilevanza penale o amministrativa, posto in essere da chi realizza un'opera edilizia in assenza delle prescritte autorizzazioni o su suolo non edificabile. In sostanza, esso si concretizza in una violazione della normativa edilizia. Con l'evoluzione della normativa, le responsabilità giuridiche previste dalla vigente disciplina sono riferite: ai titolari del titolo abilitativo edilizio; ai committenti; ai costruttori; ai direttori dei lavori; ai progettisti e, più in generale, ai tecnici abilitati.

Le sanzioni per gli abusi edilizi

Il nostro ordinamento, in base all'art. 44 del Testo Unico edilizia, assoggetta il reato di abuso edilizio a due tipologie di sanzioni connesse tra loro: sanzione amministrativa edilizia, ammenda e/o reclusione penale. La sanzione amministrativa non è soggetta a prescrizione, in quanto rivolta a rimuovere il reato permanente perpetuato verso il territorio. Al contrario, la sanzione penale è passibile di prescrizione: quattro anni (qualora non vi siano stati atti interruttivi del decorso del tempo); cinque anni (in presenza di uno degli atti interruttivi stabiliti dal legislatore).

Aspetti generali su regolarizzazioni e sanatorie

L'accertamento di conformità; la doppia conformità, la sanatoria giurisprudenziale; la sanatoria parziale e la sanatoria illegittima, l'abuso paesaggistico; il silenzio rifiuto; gli interventi eseguiti in assenza o in difformità dalla segnalazione certificata di inizio attività e accertamento di conformità; gli accertamenti di conformità e la sanatoria edilizia nel D.P.R. 380/2001 (T.U. in materia edilizia).

Modello di permesso di costruire in sanatoria - Accertamento di conformità

In caso di interventi realizzati in assenza di permesso di costruire, o in difformità da esso, ovvero in assenza di segnalazione certificata di inizio attività art. 23, comma 1, D.P.R. 380/2001 o in difformità da essa, fino alla scadenza dei termini di cui agli artt. 31, comma 3, 33, comma 3, 34, comma 1, del D.P.R. 380/2001, e comunque fino all'irrogazione delle sanzioni amministrative, il responsabile dell'abuso, o l'attuale proprietario dell'immobile, possono ottenere il permesso in sanatoria se l'intervento risulti conforme alla disciplina urbanistica ed edilizia vigente sia al momento della realizzazione dello stesso, sia al momento della presentazione della domanda (art. 36, comma 1, D.P.R. 380/2001).

La giurisprudenza

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